L'arrivo di RPCS3 sui dispositivi ARM64 entusiasma gli appassionati di emulazione

  • RPCS3 supporta già dispositivi ARM64 come Raspberry Pi 5 e Apple Silicon.
  • Le prestazioni del Raspberry Pi 5 sono limitate, con i giochi che funzionano a bassa risoluzione.
  • L'emulazione è funzionale sui sistemi Linux e macOS, ma non su Windows ARM a causa di restrizioni tecniche.
  • A causa dei rischi per la sicurezza non è prevista l'uscita su piattaforme mobili come Android o iOS.

RPCS3 su ARM64

Il mondo dell'emulazione ha ricevuto notizie che potrebbero essere etichettate come rivoluzionarie: RPCS3, il popolare emulatore di PlayStation 3, ha fatto un passo importante diventando compatibile con i dispositivi basati sull'architettura ARM64. Ciò include hardware come Raspberry Pi 5 e processori silicio di mela, un aggiornamento che apre nuove possibilità in termini di accessibilità e versatilità per l'emulazione dei videogiochi.

Ultima versione dell'emulatore ora supporta Windows, Linux e macOS su dispositivi ARM64, come i chip Apple M1 e M2 ed il più modesto Raspberry Pi 5. Tuttavia, le prestazioni di quest'ultimo lasciano molto a desiderare, dato che le sue limitazioni hardware costringono la risoluzione dei giochi a essere ridotta a livelli inferiori allo standard della PlayStation 3. Ad esempio, i titoli devono essere eseguiti con una risoluzione di 273 penny, paragonabile a quello di una vecchia PSP, che incide sulla qualità visiva ma permette di raggiungere un ritmo stabile 30 fps in alcuni casi.

Supporto hardware RPCS64 ARM3

Gli sviluppatori di RPCS3 hanno mostrato il loro entusiasmo per l'arrivo dell'emulazione sui dispositivi ARM64, sottolineando che questa architettura sta guadagnando importanza nel mercato dei computer portatili e desktop. Secondo lui, questo progresso è fondamentale per preservare la libreria di giochi PlayStation 3 a lungo termine. Inoltre, sono stati eseguiti test con successo sia su macOS che su Asahi Linux, una distribuzione Linux progettata per dispositivi con chip Apple Silicon.

Tuttavia, dispositivi che eseguono Windows ARM Presentano ancora sfide tecniche significative, principalmente a causa dell'implementazione obbligatoria dell'ASLR (Address Space Layout Randomization), una funzionalità che non è completamente supportata dal motore JIT dell'emulatore. Per questo motivo i download sono attualmente disponibili solo per sistemi Linux e macOS.

Limitazioni su Raspberry Pi 5

Per quanto riguarda il Raspberry Pi 5, i test lo hanno dimostrato Questo dispositivo non soddisfa i requisiti minimi per eseguire giochi PS3 alla risoluzione nativa di 720p. Sebbene gli sviluppatori abbiano tentato di ottimizzare le prestazioni utilizzando tecniche come overclocking, Le risorse grafiche della GPU Broadcom VideoCore VII del Raspberry Pi 5 non sono sufficienti per gestire i titoli commerciali nella loro configurazione nativa. Nonostante queste limitazioni, i risultati sono stati promettenti per i giochi meno impegnativi, il che potrebbe essere un indicatore positivo del potenziale delle future versioni dell'hardware ARM.

Apple Silicon, la star del momento

D'altra parte, sui dispositivi Apple Silicon, come i chip M1 e M2, le prestazioni di RPCS3 è stato significativamente più alto, consentendo agli utenti di vivere un'esperienza molto più vicina agli standard di PS3. Ciò rafforza la posizione di questi processori come opzione potente e praticabile per l’emulazione di videogiochi su piattaforme desktop e laptop.

Nonostante questi progressi, il team RPCS3 lo ha chiarito Non hanno intenzione di portare l'emulatore su piattaforme mobili come Android o iOS. Hanno spiegato che, oltre alle limitazioni tecniche, la loro decisione è dovuta ai rischi associati all'abuso del marchio da parte di applicazioni fraudolente e alla tossicità di alcuni gruppi di utenti che in passato hanno molestato altri sviluppatori.

Questo progresso nell'emulazione per i dispositivi ARM64 non solo amplia le possibilità per gli utenti attuali, ma sottolinea anche l’importanza della conservazione dei videogiochi nell’era digitale. Sebbene ci siano ancora sfide tecniche da superare, i risultati ottenuti su piattaforme come Silicon Apple y Raspberry Pi 5 Dimostrano che il futuro dell’emulazione è più vivo che mai.


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