Di fronte alla situazione causata dalle sanzioni commerciali degli Stati Uniti, Huawei ha apportato un cambiamento significativo al modo in cui distribuisce i suoi computer portatili. Il MateBook X Pro 2024 è dotato di Linux come sistema operativo preinstallato in sostituzione di Windows, una decisione imposta dalla fine del contratto di licenza con Microsoft. Questa mossa, che segue la scia di quanto fatto dall'azienda nel settore della telefonia mobile con HarmonyOS, segna una nuova fase per gli utenti di laptop del marchio, soprattutto in Cina.
Per anni, l'azienda cinese è immerso in un contesto di restrizioni che gli hanno impedito di collaborare con aziende americane come Google e Microsoft. Nel campo dei computer portatili, ciò ha significato non essere in grado di preinstallare Windows nei nuovi modelli, anche se potrà continuare a commercializzare quelli già realizzati con questo sistema. La risposta immediata è stata quella di lanciare versioni del MateBook X Pro che eliminano la piattaforma di Redmond e si basano invece su un sistema operativo open source come Linux.
Specifiche tecniche del MateBook X Pro e differenze rispetto alla versione Windows
El MateBook X Pro 2024 Linux Edition mantiene il design e le caratteristiche avanzate del modello tradizionale. Gli utenti troveranno un display da 14,2 pollici con una risoluzione di 3.120 x 2.080 pixel, una frequenza di aggiornamento di 120 Hz e una luminosità massima di 1.000 nit. All'interno, le caratteristiche principali includono configurazioni con processore Intel Core Ultra 7, 16 GB o 32 GB di RAM e 1 TB di spazio di archiviazione SSD. La batteria di 70 Wh con ricarica rapida da 140 W completa una scheda tecnica notevole.
Allora, L'installazione di Linux ha delle conseguenze. Funzionalità come lo sblocco tramite impronta digitale e il trasferimento file one-touch, vantaggi dell'ecosistema Huawei Windows, non sono incluse nella versione standard. Il brand stesso conferma che l'installazione di driver proprietari consentirebbe di ripristinare questa funzionalità, ma l'esperienza non sarà identica per tutti gli utenti.
Prezzi, incentivi statali e restrizioni geografiche
L'edizione Linux del MateBook X Pro 2024 è venduta esclusivamente su piattaforme cinesi come VMall e JD.com. Il prezzo parte da 8.399 yuan (circa 1.092 euro) per la versione da 16 GB e arriva a 11.399 yuan (circa 1.388 euro) per quella da 32 GB, sempre al tasso di cambio attuale. Questa cifra è leggermente inferiore a quella dei modelli Windows, principalmente a causa dell'assenza del costo della licenza e dell' sussidio governativo di 2.000 yuan da cui possono trarre vantaggio i consumatori cinesi.
Finora non sono stati annunciati piani di marketing internazionale, il che lascia le parti interessate al di fuori del paese di fronte l'impossibilità di acquistare questi computer portatili ufficialmente. Il contesto globale, caratterizzato da continue sanzioni e incertezza sui dazi, complica la potenziale espansione di questo modello nei mercati europei o americani nel breve termine.
Linux come soluzione temporanea sul MateBook X Pro, HarmonyOS come scommessa futura
L'introduzione di Linux nel MateBook X Pro 2024 è una risposta rapida e pragmatica, sebbene rientri nella tabella di marcia di Huawei. L'obiettivo a medio termine è HarmonyOS Next. Il CEO della divisione consumer dell'azienda ha più volte sottolineato l'intenzione di espandere questo sistema operativo proprietario, che ha già debuttato sui dispositivi mobili e che presto inizierà a essere distribuito anche su PC, dispositivi IoT e veicoli elettrici.
HarmonyOS Next, recentemente introdotto, rinuncia sia ad Android che a Linux per adottare un kernel completamente proprietario e un approccio modulare compatibile con l'intelligenza artificiale. L'obiettivo è creare un ecosistema completo e coeso, indipendente dalle piattaforme occidentali, che consenta a Huawei di gestire aggiornamenti, applicazioni e servizi senza dipendere da terze parti.
Per quanto riguarda la versione di Linux utilizzata su questi laptop, il marchio non ha confermato ufficialmente di quale distribuzione si tratta. Nel 2019, i precedenti modelli Huawei utilizzavano Deepin, anche se si vocifera che potrebbero esplorare un proprio adattamento o ricorrere a soluzioni basate su progetti come EulerOS, anch'essi sviluppati internamente.
Cosa significa questo per gli utenti?
MateBook X Pro 2024 con Linux apre le porte a un mercato in cui le alternative a Windows stanno guadagnando terreno, soprattutto tra gli utenti più tecnici o quelli delusi dalle politiche di Microsoft. Tuttavia, la quota di mercato di Linux nel settore desktop è ancora ridotta, soprattutto in Europa e in Occidente (inferiore al 4%), il che ne limita l'impatto al di fuori della Cina.
Nonostante le limitazioni, iniziative come quella di Huawei possono contribuire a migliorare il supporto dei driver e del software in Linux, guidando lo sviluppo di più competitivo e flessibile per chi vuole allontanarsi dai soliti ambienti chiusi. Il prezzo accessibile e il sussidio governativo rafforzano l'attrattiva di questa offerta nel suo Paese d'origine.
Mentre l'azienda cinese naviga tra la realtà delle sanzioni e l'ambizione di indipendenza tecnologica, l'arrivo del MateBook X Pro 2024 con Linux rappresenta un ulteriore passo nella diversificazione del mercato e nella ricerca di alternative proprie che le consentano di mantenere la competitività in contesti geopolitici complessi.